Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza del 23/9 scorso.
Si dibatteva, infatti, della legittimità delle misure del provvedimento “Io resto a casa” introdotte con decreto del Presidente del Consiglio che è un atto del governo è quindi di natura amministrativa, non legislativa.
Ma, secondo la nostra carta costituzionale, per le limitazioni alle libertà ed ai diritti costituzionali (libertà di movimento, di circolazione, di riunione e di iniziativa economica) vige il principio della riserva di legge.
In sostanza, è possibile introdurre restrizioni alle libertà fondamentali del cittadino solo con un atto del potere legislativo, non dell’autorità di governo.
La Corte Costituzionale ha però stabilito la piena legittimità dei DPCM e ciò in quanto al Governo è stata semplicemente attribuita la funzione attuativa dei decreti legge, in quanto tali atti aventi forza di legge, appunto.
In sostanza la legge ha introdotto limitazioni alle libertà costituzionali ed il governo le ha solamente attuate.