Secondo il Tribunale di Milano (sentenza 24/7/2022) il dipendente può essere licenziato.
Il caso deciso: un lavoratore, che aveva in uso l’auto aziendale, caricava i punti fedeltà relativi all’acquisto carburante per l’auto aziendale sulla propria personale carta carburante.
Più che di appropriazione si trattava quindi di indebita fruizione di utilità.
Ciò gli comportava un’indebito vantaggio, in danno dell’azienda, che per le modalità richieste (l’accredito punti fedeltà) si vedeva addebitare un modesto incremento del costo del rifornimento.
Un danno di rilevanza irrisoria, quindi, ma tale da compromettere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e collaboratore subordinato.
Quindi sussiste la proporzionalità tra la violazione e la sanzione disciplinare del licenziamento, che – secondo il tribunale – è giustificato: licenziamento per giusta causa, quindi.