Viste le condizioni caotiche del traffico automobilistico, soprattutto nelle zone piu’ urbanizzate del nostro Paese, può capitare a tutti di provocare un incidente stradale e quindi anche lesioni ai soggetti eventualmente coinvolti.
Se dal punto di vista della responsabilità civile (risarcimento danni) non subiamo alcun danno economico grazie alla copertura assicurativa, forse non tutti sanno che per le lesioni gravi, quelle con diagnosi superiori a 40 giorni, scatta la denuncia d’ufficio alla Procura.
In sostanza, il procedimento penale e quindi il processo si apriranno d’ufficio, anche se il danneggiato non presenta querela.
Ma come evitare le conseguenze piu’ gravi, le sanzioni penali?
Esiste la possibilità di chiedere la messa alla prova, istituto questo che consente di evitare una sentenza di condanna, con tutte le conseguenze che ne derivano, come l’annotazione sul casellario giudiziale.
Consente, quindi, di mantenere, come comunemente si dice, la “fedina penale pulita”.
Tecnicamente, quindi, prima dell’apertura del dibattimento l’imputato chiederà di poter eseguire i lavori di pubblica utilità, svolti i quali il reato risulterà estinto.
Nessuna annotazione pregiudizievole, quindi.
Ma quali le condizioni per beneficiarne?
1. non averne già usufruito,
2. può essere subordinata al risarcimento del danno (ma a questo ci pensa la Compagnia assicuratrice, come detto),
3. Il programma dei lavori dovrà essere rispettato.
E la patente? Verrà comunque sospesa?
Purtroppo non sarà possibile evitare la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, che verrà applicata dal Prefetto.