L’approfondimento di oggi è stato favorito da un caso che stiamo gestendo, vediamolo.
Un conoscente del proprietario aveva ottenuto la disponibilità di un alloggio in quanto sotto sfratto.
A volte a fare del bene ci si trova pentiti: in questo caso l’occupante non se ne è più andato, prima per il lock down poi perché, tutto sommato, fruire di un appartamento gratis non è male.
Cosa fa la proprietà quindi per indurlo a lasciare volontariamente l’immobile? semplice, le utenze…..interrompe i pagamenti delle utenze.
Lo scaltro occupante, evidentemente avvezzo a queste situazioni, falsifica un contratto di locazione e con questo chiede la residenza anagrafica e l’intestazione delle utenze.
Senza la produzione di un contratto legittimante la sua detenzione, infatti, la richiesta di volturazione utenze non avrebbe potuto essere accolta, vigendo in proposito il divieto di cui al d. l. 47/2014.
Problema nel problema: nel frattempo Agenzia delle Entrate in virtù del contratto falso rileva un omesso pagamento da parte della proprietà di imposte personali IRPEF
Come abbiamo tutelato il cliente?
Due i fronti:
1) nel civile: richiesta convalida di sfratto per cessato comodato,
2) nel penale: querela per truffa.
Vedremo poi se sarà necessario aprire un ulteriore fronte fiscale.
P.S. non smettete di aiutare chi ha bisogno, se potete, ma cercate di capire chi state aiutando.